TUTTOFOOD 2017 SI RINNOVA COME POLO AGRIFOOD INTERNAZIONALE

Milano, 8 maggio 2017 – È un taglio del nastro all’insegna di numeri che si consolidano quello che dà il benvenuto ai professionisti F&B internazionali e italiani in TUTTOFOOD 2017, a fieramilano da oggi fino a giovedì 11 maggio.

La Milano World Food Exhibition si prepara a bissare i risultati record dell’edizione in contemporanea con EXPO: su 180mila mq lordi di superficie espositiva sono presenti più di 2.850 espositori (erano 2.800 del 2015) dei quali oltre 500 esteri (+10%), che incontreranno oltre 3.150 buyer profilati dall’Italia. Rilevante l’investimento sullo scouting dei buyer esteri che, avvalendosi anche dell’expertise di ITA – Italian Trade Agency, presenta un elevato turnover con le delegazioni più numerose provenienti, nell’ordine, da USA, Canada, Sud America, Germania e Paesi del Golfo. A questi si aggiungeranno i decisori presenti come visitatori, un terzo dei quali attesi dall’estero. Sono più di 20mila gli appuntamenti mirati già organizzati attraverso la piattaforma MyMatching, completamente rinnovata. Il ruolo della manifestazione come riferimento internazionale si conferma dunque ormai strutturale, forte di una formula che si evolve a ogni edizione aggiungendo nuovi settori, focalizzandosi sui segmenti e target a maggiore crescita e aggregando competenze specialistiche da tutto il mondo agroalimentare. Un vero e proprio polo che coniuga le opportunità commerciali con la condivisione delle conoscenze ai massimi livelli, declinandole nelle risposte più efficaci per ciascuna tipologia di visitatore e presentando proposte che coinvolgeranno nuove categorie di professionisti.

Tanti appuntamenti specializzati sotto lo stesso tetto È il caso di Spazio Nutrizione, il più importante evento in Italia dedicato alla divulgazione della ricerca sull’alimentazione, al Centro Congressi Stella Polare: un programma di convegni e corsi realizzati da Akesios in collaborazione con autorevoli società medico-scientifiche e con il supporto accademico di ben 6 università accoglie nuove figure come medici, nutrizionisti, dietisti, operatori del benessere, personal trainer e farmacisti, completato dall’area espositiva TUTTOHEALTH dedicata ai cibi funzionali. Quest’anno per la prima volta Spazio Nutrizione vanta anche il patrocinio del Ministero della Salute. L’alleanza con Seeds&Chips porta inoltre in fiera il Global Food Innovation Summit ai pad. 8/12, in stretta integrazione con il percorso espositivo di TUTTOFOOD, che si arricchisce così della presenza di start-up, aziende, università e istituzioni protagoniste della rivoluzione agrifoodtech 4.0, oltre che di contenuti di conoscenza di alto livello. A Seeds&Chips l’ospite d’onore è Barak Obama, 44° Presidente degli Stati Uniti d’America; partecipano inoltre Sam Kass, l’ex chef- S.S. SEMPIONE 28- 20017 (RHO) Tel / Ph: +39 02 4997.6239 – 6215 Fax: +39 02 4997.6587 Email: info@tuttofood.it www.tuttofood.it consigliere della Casa Bianca, Kerry Kennedy, Presidente del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights ed oltre 200 speaker di alto profilo da tutto il mondo.

Gli espositori specializzati di Seeds&Chips hanno così accesso alla più vasta platea di TUTTOFOOD che, viceversa, si arricchirà di nuove figure orientate all’innovazione. Grazie a un inedito accordo con Veronafiere debuttano infine le nuove aree Fruit&Veg Innovation, al pad. 6, focalizzata su fresco, frutta secca e disidratata, una nuova opportunità di crescita di frutta e verdura in un’ottica di benessere e prodotti innovativi, e Wine Discovery, l’area al pad. 3 curata dalla Vinitaly International Academy che, con la presenza di esperti e sommelier, avvicina il mondo del vino alle altre filiere presenti in manifestazione.

Lenticchie: alimento privo di grassi

La lenticchia, detta anche lente, e carne dei poveri è il più antico legume coltivato dall’uomo.

Le lenticchie sono semi contenuti in baccelli rettangolari e schiacciati, simili a monete o a lenti, di colore variabile tra il giallo-verde, il rossastro, il bruno e il nero. Ricche di proteine ne esistono tante varietà. Sono tanti i piatti gustosi che possono essere cucinati con le lenticchie per il nostro benessere e per un’alimentazione ipocalorica. Inoltre sono da sempre considerate portafortuna, come simbolo di abbondanza, benessere e per questo consumate per tradizione nel cenone di Capodanno.

La lenticchia veniva coltivata già nel 7000 a.C. nell’Asia Sud-occidentale.

Se ne consiglia il consumo perché oltre ad essere molto digeribili sono alimenti privi di grassi e di colesterolo. Le lenticchie sono considerate legumi ad alto valore nutritivo e contengono circa il 23% di proteine, il 50% di carboidrati, l’1% di grassi sotto forma di oli vegetali e 14% di fibra. Sono inoltre ricche di fosforo, ferro e vitamine del gruppo B.

Dal punto di vista nutrizionale, 100 grammi di lenticchie equivalgono ad una porzione di carne. Per una maggiore assimilazione delle proteine è ideale consumarle insieme a cereali (per esempio, riso, pasta e pane), in questo modo inoltre si completa il valore biologico proteico delle stesse.

Le lenticchie sono un cibo adatto alla prevenzione dell’arteriosclerosi poiché i pochi grassi sono di tipo insaturo e contrastano la formazione di placche ed infiammazione a livello dei vasi sanguigni.

La ricchezza di fibre le rendono molto utili per il funzionamento dell’apparato intestinale e sono inoltre utili per l’abbassamento del colesterolo. Contengono isoflavoni, sostanze che depurano l’organismo e contrastano il danno ossidativo indotto dai radicali liberi.

Sono inoltre particolarmente utili per riequilibrare le glicemie del sangue.

L’”italian food” vola all’estero, +10% export. Coldiretti: “Record storico”

Record storico nelle esportazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy che nel 2017 hanno fatto segnare un balzo del 10%. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata all’apertura di Tuttofood, alla Fiera di Milano, sulla base dei dati Istat sul commercio estero a gennaio 2017 che migliora il dato mensile dello scorso anno dopo che nell’ intero 2016 era stato raggiunto il massimo di sempre di 38,4 miliardi di euro. Il prodotto alimentare italiano piu’ apprezzato all’estero – sottolinea la Coldiretti – è il vino con un valore di 5,6 miliardi nel 2016, seguito dalla frutta fresca e trasformata con 4,6 miliardi, dagli ortaggi freschi e trasformati per 3,7 miliardi, da animali, carni e salumi per 3 miliardi, latte e derivati per 2,7 miliardi, la pasta con 2,3 miliardi e olio di oliva per 1,2 miliardi.

Quasi i due terzi delle esportazioni nel 2017 – sottolinea la Coldiretti – interessano i Paesi dell’Unione Europea con il mercato comunitario che aumenta del 6%, ma il Made in Italy a tavola continua a crescere su tutti i principali mercati, dal Nordamerica all’Asia fino all’Oceania. Un balzo del 59% si registra in Russia dove tuttavia i valore restano contenuti a causa dell’embargo che ha colpito gran parte dei prodotti alimentari ad eccezione del vino e della pasta ma gli Stati Uniti – sottolinea la Coldiretti – sono di gran lunga con una crescita dell’11% il principale mercato fuori dai confini dall’Unione, ed il terzo in termini generali dopo Germania e Francia e prima della Gran Bretagna.

Sul successo del Made in Italy agroalimentare all’estero – continua la Coldiretti – pesano dunque in misura rilevante i cambiamenti in atto nella politica internazionale che potrebbero tradursi in misure neoprotezionistiche. Se il risultato delle elezioni francesi con la vittoria dell’europeista Emmanuel Macron dovrebbe scongiurare scossoni, nel rapporto con la Gran Bretagna si attendono gli effetti della Brexit mentre si attendono gli effetti degli annunci del successore di Barack Obama alla guida degli Stati Uniti, il neopresidente Donald Trump, che sta per scegliere i prodotti dell’Unione Europea da colpire come risposta alla controversia generata dalla questione della mancata importazione di carne dagli Usa in Europa per la disputa sugli ormoni iniziata con il ricorso al Wto nel 1996. Nella black list all’interno della quale scegliere pubblicata dall’United States Trade Representative sul Registro federale ci sono – precisa la Coldiretti – le acque minerali che complessivamente hanno fatto segnare un valore dell’export in Usa di 147 milioni di euro nel 2016 seguite dalle polpe e dai pomodori pelati per 78,9 milioni di euro, i tartufi freschi o refrigerati per 9,7 milioni di euro, le castagne per 5 milioni e le barrette di cioccolata per appena un milione di euro.

Fagioli neri

Fagioli cannellini

Fagioli borlotti

Piselli